PIM, DAM e Pimcore
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Come mettere ordine nel caos dei tuoi dati aziendali (e vivere felici)
11 Novembre 2025 | Web
Dove sono finiti i file delle schede prodotto? Chi ha l’ultima versione del listino? Perché sul sito c’è ancora quella foto vecchia?
Se queste domande ti suonano tristemente familiari, benvenuto nel club. Sei in ottima compagnia insieme a migliaia di aziende che ogni giorno combattono contro la frammentazione dei dati. Excel sparsi, cartelle condivise dove nessuno trova niente, versioni duplicate di tutto, informazioni sbagliate che finiscono online. Un inferno.
La buona notizia? Esiste una soluzione. Anzi, due: PIM (Product Information Management) e DAM (Digital Asset Management). E no, non sono sigle che servono solo a fare scena nelle riunioni. Sono strumenti concreti che possono trasformare il caos in ordine, la confusione in efficienza.
Cos’è un PIM e perché dovresti interessartene
Immagina di avere migliaia di prodotti. Ognuno ha caratteristiche tecniche, descrizioni, prezzi, varianti, traduzioni in più lingue. Queste informazioni devono finire sul sito, sull’e-commerce, sui marketplace, nei cataloghi cartacei, nelle schede per la rete vendita.
Ora immagina di gestire tutto questo con file Excel diversi, ognuno aggiornato da una persona diversa, in momenti diversi. Il risultato? Un disastro annunciato.
Il PIM è la soluzione: un sistema che raccoglie, organizza e gestisce in modo centralizzato tutte le informazioni sui tuoi prodotti. Un unico repository dove tutto è aggiornato, coerente e accessibile. Da lì, le informazioni vengono distribuite automaticamente a tutti i canali, senza più riscrivere descrizioni, senza più copiare-incollare dati a mano, senza più errori.
Con un solo gesto quindi possiamo aggiornare contemporaneamente schede prodotto su sito, e-commerce, marketplace (Amazon, eBay, ecc…). Perfino cataloghi e manuali in pdf per la stampa possono essere compilati ed aggiornati partendo da una piattaforma PIM.
In pratica: hai 500 articoli e devi cambiare il prezzo del 3% su tutto? Con un PIM lo fai una volta sola e si aggiorna ovunque. Senza PIM? Prepara il caffè e blocca il pomeriggio.
E il DAM? Cosa c’entra?
Se il PIM gestisce i dati, il DAM gestisce i file. Foto prodotto, video, brochure, loghi, documentazione tecnica, materiali marketing. Tutto quello che è un asset digitale.
Senza un DAM, succede questo: le foto sono su Dropbox (forse), i video su Google Drive (o erano su iCloud?), qualcuno ha salvato tutto sul desktop, qualcun altro ha una cartella “FINALE_DEFINITIVO_OK” con dentro 47 versioni della stessa immagine.
Il DAM è la libreria centrale dove tutto è catalogato, taggato, facilmente ricercabile. Serve una foto del prodotto X in alta risoluzione? La trovi in 3 secondi. Serve il logo in formato vettoriale? È lì, sempre aggiornato, sempre accessibile.
In pratica: il team marketing prepara una campagna, il commerciale deve inviare materiali a un cliente, il web designer aggiorna il sito. Con un DAM, tutti lavorano sugli stessi file aggiornati. Senza? Ognuno usa la versione che ha, e il risultato è un patchwork di materiali non coordinati.
PIM e DAM insieme: la coppia perfetta
Quando PIM e DAM lavorano insieme, succede la magia. Le informazioni di prodotto si collegano automaticamente agli asset visivi. Una scheda prodotto non è più solo testo: è testo + immagini + video + documentazione tecnica, tutto sincronizzato e coerente.
Risultato? Efficienza operativa, riduzione degli errori, velocità nella pubblicazione dei contenuti, esperienza cliente migliore. E soprattutto: niente più telefonate disperate del tipo “ma dove cavolo hai messo il file?”.
Case study: Trentino Marketing e le Strade del Vino
Un esempio concreto? Abbiamo lavorato con Trentino Marketing per il portale delle Strade del vino e dei sapori del Trentino. Un progetto che seguiamo da anni e che recentemente abbiamo completamente rivisto dal punto di vista tecnologico.
Il problema era chiaro: centinaia di aziende, eventi, prodotti, percorsi enogastronomici. Informazioni che arrivavano da fonti diverse, che andavano aggiornate costantemente, che dovevano essere pubblicate online in modo rapido e preciso.
La soluzione? Abbiamo riprogettato il backend utilizzando Pimcore, una piattaforma che integra funzionalità PIM e DAM. Ora tutte le informazioni su aziende, prodotti ed eventi sono gestite in un unico sistema centralizzato. Da lì, vengono distribuite in modo efficiente al frontend del sito.
Il risultato? Maggior controllo sui dati, riduzione drastica degli errori, aggiornamenti più rapidi, gestione molto più semplice per chi lavora quotidianamente sul portale. E soprattutto: un’esperienza utente coerente e professionale.
A chi serve davvero tutto questo?
A tutte le aziende strutturate che hanno una mole di dati da gestire e che finora l’hanno fatto in modo non coordinato. In particolare:
- Aziende con ampi cataloghi prodotto: se gestisci centinaia o migliaia di referenze, un PIM ti salva la vita.
- E-commerce e retailer: vendere su più canali (sito, marketplace, negozi fisici) senza un PIM è un incubo.
- Aziende B2B: listini personalizzati, documentazione tecnica, materiali per la rete vendita. Serve ordine.
- Settori complessi (food, moda, turismo, industria): dove le informazioni sono tante, dettagliate e devono essere sempre aggiornate.
Perché scegliere Pimcore (e perché scegliere noi)
Noi di Kioo Studio siamo Pimcore Developer Senior certificati. Non vendiamo software a scatola chiusa. Costruiamo soluzioni su misura che si adattano ai tuoi processi, non il contrario.
Pimcore è una piattaforma potente, flessibile, scalabile. Gestisce PIM, DAM, e-commerce, portali web. Si integra con i tuoi sistemi esistenti. Cresce insieme al tuo business.
E soprattutto: trasforma il caos in ordine. E l’ordine in vantaggio competitivo.
Pronto a fare ordine?
Se ti riconosci in quello che hai letto, se ogni giorno perdi tempo a cercare file o correggere dati sbagliati, se senti che la tua azienda merita strumenti migliori: parliamone.
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