Come non scrivere i testi per un sito web

Pubblicato il 10 Ottobre 2019 in Copywriting

Come non scrivere i testi per un sito web

Consigli da seguire e frasi da evitare

Mettiamocelo bene in testa. I testi di un sito web non servono a far vedere quanto siamo bravi a scrivere. Non sono un abito elegante che indossiamo solo per metterci in mostra. Sia che siamo proprietari di un hotel, un punto vendita, un’azienda, lo scopo del nostro sito è quello di creare fiducia in chi legge e portarlo a contattarci, di persona o virtualmente. Se la grafica del sito è la vetrina del nostro negozio, i testi sono il sorriso e il buongiorno che diamo quando qualcuno entra. Eppure capita spesso di trovare contenuti scritti freddi, generici, infarciti di formule pompose e complicati giri di parole: quell’abito elegante che usiamo per apparire professionali ma che dice poco o niente di chi siamo veramente. Il risultato è un testo senza anima che rischia di essere anonimo e uguale a tanti altri. Di cosa stiamo parlando? Ecco qualche esempio.

“Siamo l’azienda leader del settore”.

Formula abusata, abusatissima. A meno che non siamo la Barilla di turno e possiamo davvero vantarci di avere il primato italiano nella vendita della pasta, evitiamo espressioni come queste. Molto meglio indicare dati concreti: con le lastre di vetro prodotte dalla nostra vetreria, possiamo ricoprire un campo da tennis al giorno; il nostro hotel ospita 200 persone al mese produciamo 500 kg di farina alla settimana.

“Vantiamo competenza e esperienza” oppure “siamo il partner ideale”.

Altra formula strausata, e del tutto ininfluente. Occorre davvero scriverlo? Non è molto meglio dimostrarlo? Innanzitutto, dai un nome alle persone e descrivi cosa fanno, non come sono. Facciamo una prova: da una parte trovi scritto “il nostro ufficio tecnico vanta competenza ed esperienza”, dall’altra “se la tua casa è costruita a regola d’arte, è merito di Sandro, il nostro progettista. È sempre sul pezzo, fin dal momento in cui il nostro geometra Alberto prende le misure”. Tra i due, quale sceglieresti?

Un’altra locuzione piuttosto comune suona più o meno così: “il nostro team è in grado di soddisfare qualsiasi esigenza del cliente”.

Che sia un’azienda che produce materassi o finestre, un’impresa edile, un ristorante o un’agenzia di comunicazione (sic!), questa è una delle frasi fatte più diffuse (e superflue, a mio parere). Cosa significa rispondere ai bisogni di un cliente? Prova a rendere concreta quell’esigenza, nel tuo specifico caso, ed esplicitala.

“Ricca colazione a buffet”.

Chi non ha mai letto questa frase sul sito di un hotel? Guarda come cambia l’effetto se descrivo cosa c’è sul tavolo delle colazioni: muffin con gocce di cioccolato, torta di carote, brioches di sfoglia calda, pane da tostare, marmellata di mirtilli, crema di nocciole, miele di tiglio, yoghurt con le fragole, ricotta fresca, prosciutto affumicato, uova alla coque… non ti fa venire l’acquolina in bocca?

Arriviamo ora alla scelta delle parole. Scrivere bene non significa scrivere ‘scelto’. Certo, ci sono ambiti e argomenti che richiedono l’uso di vocaboli specifici e termini tecnici, ma il consiglio è quello di adoperare, di preferenza, parole semplici, usuali, quotidiane. Soprattutto nel web. Qualche esempio:

  • effettuare un controllo controllare;
  • mettere a conoscenza comunicare;
  • avvalersi di impiegare;
  • fare un’analisi analizzare.

Perché complicare inutilmente il linguaggio?

Ricorda sempre che dall’altra parte dello schermo c’è una persona. Prova a metterti nei suoi panni. Questo, tecnicamente, si chiama, UX writing: scrivere mettendo al centro la persona a cui ti rivolgi. Il tuo scopo è rispondere alle sue domande e ai suoi bisogni. Le parole chiave sono chiarezza e semplicità. Niente giri di parole né preamboli fini a se stessi, vai dritto al sodo!

Immagina sempre di aver di fronte la persona che ti sta leggendo. Come le parleresti? Spesso i testi dei siti usano il “voi”, come se davanti allo schermo ci fosse un gruppo di persone. Di solito, a leggere è una sola persona. Usa quindi il “tu” (la forma di cortesia nel web è bandita) e evita di indirizzare le tue frasi a “clienti” o “ospiti”: è proprio il lettore a essere il tuo potenziale cliente, non creare distanze! Non dimentichiamo che il linguaggio serve a farsi capire, a comunicare, a creare fiducia, non a mettere barriere tra noi e gli altri.

Avrai capito che scrivere per il web è diverso dal tipo di scrittura che viene insegnata a scuola. Un buon web copywriter non sa semplicemente scrivere bene. La forma è solo uno degli aspetti dei contenuti destinati a un sito: altra questione fondamentale è quella dell’ottimizzazione dei testi per i motori di ricerca, la famigerata SEO. Ma di questo parleremo un’altra volta.