Il successo del tuo brand inizia dal nome!

“Solo il nome giusto dà a tutte le creature e a tutte le cose la loro realtà.” scriveva Michael Ende e noi non possiamo che essere d’accordo.

Ma trovare il “nome giusto” per un’azienda, un prodotto, un servizio o un evento non è un’attività in cui ci si può improvvisare.
Il nome è il primo elemento di contatto tra il brand e il pubblico e ha il compito di comunicare la sua identità, i suoi valori, la sua personalità e il suo posizionamento.
Un nome efficace deve essere unico, distintivo, memorabile, pronunciabile, evocativo e adatto al target e al mercato di riferimento.

Ma come si fa a trovare il nome perfetto per il proprio brand?

Spesso quando si apre una nuova attività o si lancia un nuovo prodotto non si dà alla scelta del nome l’importanza che merita: si pensa di poter buttare giù alcune idee in modo sbrigativo, (magari utilizzando degli acronimi 😱) e non si valutano attentamente le implicazioni che la scelta del nome avrà in futuro dal punto di vista del marketing, linguistico o legale.
In realtà l’attività di brand naming è complessa e si articola in diverse fasi. In questo articolo ti spieghiamo il nostro metodo!

Fase 1: Analisi

Nella prima fase del brand naming analizziamo il contesto in cui il brand si inserisce, ovvero il settore, il mercato, i competitor, il target e gli obiettivi di comunicazione.
Questa attività è fondamentale per capire quali sono le caratteristiche distintive del brand, la sua filosofia e quali invece le aspettative e le esigenze dei potenziali clienti.
L’analisi ci permette anche di definire il brief di naming, ovvero il documento che riassume le informazioni raccolte e le indicazioni strategiche per la creazione del nome.

Fase 2: Ideazione

Nella seconda fase iniziamo a generare una lista di possibili nomi per il brand, utilizzando diverse tecniche creative, tra le quali il brainstorming, il mind mapping e altri metodi basati sul linguaggio, sulla semiotica e sulla psicologia.
È il momento più creativo in cui la fanno da padrone fantasia, originalità, curiosità e apertura mentale, senza comunque trascurare coerenza, logica e rigore.
L’obiettivo è trovare nomi (TANTI nomi) che rispecchino il brief di naming e che siano in grado di trasmettere il messaggio e il tono di voce del brand. In questo step cerchiamo di non essere troppo schizzinosi, l’auto-censura qui non è ammessa: lo scopo è quello di avere una long list di un centinaio di nomi che saranno poi scremati nella fase di selezione.

Fase 3: Selezione

È arrivato il momento di fare un po’ d’ordine e di selezionare i nomi migliori tra quelli generati nella fase precedente. Da una parte valutiamo i nomi da un punto di vista più estetico e creativo in base alla loro forma, al significato, all’impatto, all’originalità, alla musicalità, dall’altra effettuiamo una valutazione di tipo tecnico verificando disponibilità del dominio, la registrabilità del marchio, la presenza di omonimie, la compatibilità con le normative e le culture dei paesi in cui il brand opera.

Fase 4: Presentazione

Una volta che abbiamo in mano una lista di una decina di nomi o poco più presentiamo le proposte al cliente, illustrando come il nome sia in grado di raccontare il brand, di differenziarlo dalla concorrenza, di coinvolgere il target e di generare valore.

Alcuni esempi

Con il metodo che ti abbiamo appena presentato abbiamo ideato per i nostri clienti il nome di alcuni nuovi brand:

Spreentech

il nome di questo nuovo acceleratore green di start-up è stato creato dalla crasi dei termini chiave: SPRint + grEEN + TECHnology

Amelì

per questo brand di frutta liofilizzata abbiamo scelto un nome che richiamasse al suo interno la parola mela, ma con una connotazione umana e femminile, per non precludere l’applicazione del nome ad altri tipi di frutta.

 

Come hai potuto vedere il processo di brand naming richiede competenze, esperienza, creatività e metodo.
Se devi creare un nome ma non sai che pesci prendere, contattaci, sapremo come dare voce alla tua identità.